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Cosa Visitare a Siviglia e Malaga

Siviglia

cosa vedere a sevillaSiviglia essendo la città più bella dell’Andalusia mette a disposizione dei turisti moltissimi monumenti ed edifici storico per visite libere e guidate. I quartieri di Santa Cruz e El Arenal sono quelli più indicati per i turisti che vogliono dare un’occhiata allo stile moresco portato dagli Arabi nell’alto medioevo. Qui possiamo visitare la Cattedrale, i Real Alcazares, la Plaza de la Virgen de los Reyes e la Plaza Triumfo. Il vero simbolo di Siviglia è però la Giralda, l’antico minareto della moschea, diventato poi con l’avvento delle popolazioni cristiane la torre della cattedrale.
La Giralda venne costruita tra il 1171 e il 1198 da Aben Baso, la sua imponenza (103 metri) la rende visibile da quasi tutti gli angoli della città. La cattedrale di Siviglia è la più grande del Regno di Spagna ed è anche la seconda cattedrale del mondo dopo quella di Roma (San Pietro in Vaticano). La parte più spettacolare è quella interna, la Cappella Maggiore posta dietro il coro nella navata centrale è chiusa da una preziosa inferriata color d’oro. All’interno della cattedrale si trova anche il mausoleo di Cristoforo Colombo. La struttura fu terminata solo nel 1506 data la sua imponenza (116 metri per 76). Anche le fortezze reali (Reales Alcazares) sono una delle mete da non perdere nel vostro viaggio a Siviglia. Le fortezze costituiscono un vero e proprio insieme architettonico lungo tutti i palazzi e i cortili costruiti in epoche diverse. Quello che vediamo oggigiorno è frutto della restaurazione voluta da Pietro I di Castiglia.
Insieme a quest’ultime è di enorme interesse storico e culturale la vista all’Archivio generale delle Indie. Esso fu realizzato tra il 1584 e il 1598 da Juan Herrera e fu costruito per ospitare la Borsa dei Commercianti, nel 1785 per volere di Carlo III fu trasformato in una sede dell’archivio generale delle Indie dove si raccoglieva qualsiasi documentazione particolarmente preziosa.

Insomma quasi tutto il centro storico sarebbe da visitare da cima a fondo, consigliamo tra le tante mete a vostra disposizione, la Torre dell’Oro, l’Arena della Real Maestranza, la Casa de Pilatos, il Parco Maria Luisa, il palazzo Arcivescovile, l’Antico tribunale, la Reale Fabbrica di Tabacco e l’Alameda de Hércules

Malaga

cosavedere-malagaMalaga è una città straordinaria per il suo patrimonio storico e archeologico: sottoponiamo alla vostra attenzione le maggiori attrattive che questo luogo senza tempo ha da offrirvi.
Il teatro romano, si trova ai piedi della collina di Gibralfaro e pare risalire all’epoca augustea. Cadde in disuso nel III secolo e a noi non rimangono altro che vecchi resti. Il teatro però durante la dominazione araba venne riutilizzato come deposito e poi venne completamente dimenticato. Fu ritrovato intorno ai primi anni del novecento e adoperato ancora per suggestive rappresentazioni teatrali estive. Se allunghiamo lo sguardo al di là del teatro troviamo Alcazaba, una fortezza musulmana risalente all’epoca nasride. La parte superiore del castello si trova un palazzo moresco del XII secolo dove all’interno si può visitare l’interessante museo archeologico.
Sempre in tema di castelli è impossibile visitare il famoso Castello di Gibralfaro, situato sulla collina omonima. Venne costruito nel XIV secolo sopra i resti di un precedente castello finicio. Molto suggestiva l’ala utilizzata come albergo, tutti i balconi offrono una vista straordinaria sulla città. Terminiamo il nostro piccolo itinerario alla scoperta della famosa Cattedrale di Malaga: essa è l’edificio religioso più importante della città e fu edificata nel 1528. La cattedrale sembra ancora incompleta, manca una delle torri campanarie; proprio per questo motivo viene ribattezzata simpaticamente La Manquita (la piccola monca).
A Malaga però le sorprese non sono ancora finite, consigliamo anche la visita alla Chiesa del Sacrario, al Palazzo Episcolape,all’Alameda Principal, al Parque (giardino botanico), alla Calle Marques de Larios, al Museo di Picasso (pittore che nacque proprio a Malaga), al Centro di Arte Contemporanea