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Letteratura e Musica spagnola: dal 1500 ai giorni nostri

Musica Spagnola - Flamenco: ieri e oggiMusica spagnola: gli albori e le prime produzioni

La prima produzione scritta in volgare nel territorio di Spagna si ebbe intorno al X secolo, solitamente i racconti di carattere epico venivano rappresentati da giullari (Juglares) che intrattenevano la popolazione lungo le strade e nei mercati.
Il primo documento letterario è il Poema del Mio Cid scritto nel 1140 da autore anonimo, narrato in una frizzante lingua castigliana (che si stava sviluppando antecedentemente a tutte le altre lingue romanze del continente).

Solo nel XII e XIII lo stile diventa migliore e gli artisti cominciano ad orientarsi alla produzione poetica anche di carattere più complesso come il componimento religioso e didascalico. Il primo poeta spagnolo è Gonzalo de Berceo e tra i suoi scritti ritroviamo Vite di Santi e Miracoli Alessandrini Epici. Tra i testi più importanti del medioevo riscontriamo anche Il libro di Apollonio, Il libro di Alessandro, Il poema di Fernán Gonzáles, tutti con una similare caratteristica di anonimia.

La fioritura della letteratura spagnola

Nel periodo d’oro del Regno di Spagna, tra il 1500 e il 1700 si vide anche un’enorme fioritura dell’attività letteraria. Il periodo umanista riscoprì tutte le più importanti opere classiche e lo studio diventa quasi un culto; verranno dunque aperte le università di Salamanca, Alcalà de Henares in cui verrà scritta la Biblia Complutensis dal Cardinale Jimenez de Cisneros, importantissimo testo religioso in lingua greca, latina, ebraica e caldeo. La letteratura mistica del XVI secolo conta numerosi artisti tra cui Giovanni D’Avila (Epistolario espiritual) oppure Juan de Los Angeles (Lucha Espiritual y amorosa entre Dios y el alma).
Tra gli autori moderni e contemporanei troviamo Francisco Gòmes de Quevedo (Vida de San Pablo), Miguel de Cervantes Saavedra (Don Chisciotte della Mancia), Miguel de Unamuno (Nebbia), Federico Garcia Lorca (Sonetti dell’amore oscuro, e altri testi poetici).

Musica spagnola tradizionale: il flamenco come simbolo della Spagna

La musica in Spagna è da sempre stata una delle attività non solo più praticate, ma anche più folkloristiche e di rilevanza internazionale. Sostanzialmente essa si allaccia alla tradizione popolare, come quella del flamenco, inconfondibile anche per i movimenti calienti della danza ad esso associata. Il flamenco deriva da il Cante Jondo, ovvero lamento delle popolazioni soggiogate, essa è una musica di disperazione, di abbattimento e pianto della popolazione sottomessa dai conquistatori. La mescolanza con le influenze orientali (arabe), greche e gitane gli donano un alone di magia e mistero in un epoca, quella del XIX secolo, dove il romanticismo spopolava tra gli artisti.

Da allora il Flamenco è il simbolo della Spagna. Oggi giorno i flamenchisti si esibiscono (sia cantando e suonando, che ballando) nei Cafè Cantantes e riscuotono moltissimo successo soprattutto tra il pubblico straniero. Il Flamenco durante la sua lunga vita subì una brutta battuta d’arresto: la guerra civile spagnola e la Seconda Guerra Mondiale portarono distruzione e malcontento in tutto il territorio iberico, solo alla fine degli anni ’70 (durante gli ultimi anni della dittatura franchista) si vide una vera e propria rivoluzione artistica, ne nacque il Nuevo Flamenco mescolato ad elementi di musica popolare straniera, jazz e ritmi latinoamericani. I rappresentanti del Nuevo Flamenco sono Camaron de la Isla e Paco de Lucia (chitarrista).

Musica spagnola moderna e contemporanea

Per quanto riguarda la musica moderna e contemporanea, tra gli artisti più importante di musica pop/rock troviamo Julio Iglesias, e Miguel Bosè riconosciuto anche in Italia negli anni settanta e in duetto con moltissime star internazionali come Laura Pausini e Shakira… Allo stesso livello di popolarità ritroviamo Alejandro Sanz, anche lui in duetto con la colombiana Shakira e con altri nomi noti della musica pop anni 90-2000 come gli irlandesi The Corrs.

Tra i cantautori di musica rock latina, troviamo Jarabe de Palo famoso per il suo duetto italiano con Jovanotti e per la collaborazione con Nicolò Fabi. Per quanto riguarda la musica alternativa di sfondo politico troviamo i famosi Ska-P, gruppo radicale creatosi nella periferia madrilena nel lontano 1994 ma scortosi nel 2005.

Tra gli anti conformisti c’è da nominare anche Manu Chao (breve parentesi in Italia) nato a Parigi ma di origine Basca. Tra le giovani promesse Beatriz Luengo (una delle protagoniste della famosa serie spagnola Paso Adelante) che debutta con il suo gruppo Upa Dance, ma poi di nuovo solista incidendo il disco Mi Generacion in cui si fondono diversi stili musicali tra cui l’Hip Hop, il classico Flamenco e la musica Black e rap.

Sonorità latine e sensualità alla base del successo di oggi

Da qualche anno sensualità e sonorità latine portano giovani cantanti spagnoli sulle vette delle classifiche italiane e internazionali. A partire dal barceloneta Alvaro Soler, la cui Sofia si è tra le hit più ballate e cantate del 2016, procedendo con Enrique Iglesias, e i suoi successi Bailando e Duele El Corazón.

Ma il vero fenomeno del momento è Rosalìa che la sera di Halloween 2018 ha lanciato La sera di Halloween ha lanciato durante un evento Red Bull in una Plaza de Colón a Madrid piena di gente il suo nuovo album. Catalana, 25 anni, ha saputo dare al flamenco la contemporaneità che merita, mischiandolo sapientemente con l’elettronica, l’hip-hop e R&B.

Ultimo aggiornamento: 09/01/2019